Un sorriso non cura, ma aiuta a sentirsi meglio. La Clownsofia e l’esperienza dei volontari dell’associazione italiana Clown 2.0 per supportare pratiche di salute a misura di bambino

  • Author
  • Matilde Galli
  • Co-authors
  • Violetta Cantori , Giovanni Bitonti , Cinzia Migani , Maria Augusta Nicoli
  • Abstract
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    Presentazione:

     Clown 2.0 ODV e una piccola organizzazione di volontariato italiana con sede a Bologna costituita da volontarie e volontari che donano il loro tempo come clown di corsia nei reparti pediatrici degli ospedali del territorio e, negli anni, hanno offerto il loro supporto in Bulgaria e Romania, attraverso progetti specifici.

    L’associazione persegue la cosiddetta Clownsofia, una filosofia e un approccio metodologico che si distinguono dalla colwnterapia perché non si tratta di una pratica di cura. La clownerie è uno strumento che funziona da gancio per instaurare un rapporto con l'altro e creare quindi le condizioni affinché il decorso ospedaliero dei bambini e delle loro famiglie sia il più possibile "alleggerito".

     

    Obiettivo del lavoro: mostrare come la Clownsofia e le esperienze “oltre l’attività ordinaria” in corsia maturate dai volontari dell’associazione possano essere d’ispirazione per migliorare e/o innovare i servizi legati alla salute in altri contesti.

     

    Descrizione dell’esperienza:

    Nel 2019 l’associazione Clown 2.0 ODV ha fatto una "missione esplorativa" in Bulgaria per avviare un progetto nella città di Plovdiv, che in quell'anno era Capitale europea della cultura e poteva contare su un grande numero di giovani disponibili a impegnarsi in attività di volontariato per la comunità locale. Oltre ad avere incontrato questo gruppo di aspiranti volontari per condividere con loro esperienze e buone prassi, l’associazione ha ha incontrato il direttore sanitario dell'ospedale pediatrico di Plovdiv. L'incontro era nato per avere l'autorizzazione ad avviare un'attività regolare di clown di corsia nel loro reparto con alcuni volontari che si erano mostrati interessati e che sarebbero stati formati dall’associazione italiana. Il direttore sanitario aveva non solo accolto la proposta, ma aveva anche rilanciato, chiedendo al gruppo italiano di formare anche il personale sanitario dell'ospedale, perché riteneva che fosse fondamentale che anche medici, infermieri e operatori sanitari imparassero un linguaggio nuovo e meno "istituzionale", più a misura di bambino. Purtroppo la pandemia di Covid 19 ha frenato tutto e non c’è ancora stato modo di riprogrammare l’azione.

    Durante la pandemia, l’attività dei volontari di Clown 2.0 è andata oltre le corsie della pediatria per offrire supporto in occasione della campagna vaccinale nel corso del 2021-2022 (sia con adulti, sia con bambini). L’esperienza ha creato l’occasione per riattivare e fare tornare negli ospedali i volontari ormai fermi nelle loro attività da diversi mesi e ha offerto l’opportunità di sperimentarsi in un servizio nuovo di comunità.

    Da cosa nasce cosa e le idee sono generative di altre idee. L'anno scorso insieme allo IOR- Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna è stato aperto un servizio di “spazio bimbi” sperimentale della durata di 3 mesi, attraverso un percorso di co-progettazione avviato dall’ospedale e realizzato con la rete di associazioni attive nell'ospedale, tra cui Clown 2.0 ODV. Come capofila del progetto l’associazione ha gestito il servizio per i mesi "di prova". Ne sono emersi alcuni spunti e anche alcuni punti di criticità che sono stati esplorati insieme allo IOR.

    Risultati

     

    Le esperienze “oltre la corsia ospedaliera” hanno fatto emergere una riflessione sull’ipotesi di replicare servizi simili all’interno delle neonate Case di Comunità, che sono l’evoluzione e l’innovazione dei luoghi della salute pubblica deputati alle cure primarie, diffusi nelle comunità e al momento oggetto di sperimentazioni.

    Tra le possibilità di servizio:

    ·       Supporto alla pediatria di comunità

    ·       Apertura di uno spazio bimbi gestito da volontari dove, in occasione di visite e/o esami medici, i genitori/tutori possono lasciare per un breve periodo e in tutta sicurezza i bambini.

     

    Conclusioni generali:

     Il volontariato è una risorsa preziosa per lo sviluppo delle pratiche di benessere e cura della comunità. La sua prossimità alle persone e ai loro bisogni, anche emergenti, e la sua sempre maggiore capacità di costruire pratiche di welfare generativo insieme agli enti pubblici sono elementi che si traducono nella progettazione e realizzazione di servizi in grado di migliorare la qualità di vita (e di cura) delle persone e delle comunità.

     

  • Keywords
  • Clownsofia, Italia, volontari , salute, associazione italiana Clown 2.0, servizi per la comunità
  • Subject Area
  • EIXO 5 – Saúde, Cultura e Arte
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